Sabato 4 ottobre presso l’Università di Asti si é tenuta la quarta edizione del Dental Forum che ha riunito in congresso dentisti provenienti da tutto il Piemonte. L’evento organizzato ANDI Asti ha trattato di “Tecniche Implantoprotesiche a confronto, indicazioni cliniche e scelte sociali”. La crisi economica e l’aumento dell’ età media hanno cambiato le richieste dei pazienti. Le nuove tecnologie consentono di realizzare soluzioni protesiche di buona qualità e a costi contenuti. Per il Prof Stefano Salgarello dell’ Università di Brescia la chirurgia implantare guidata nasce da esigenze di mini-invasività, e ci offre una chiara visione delle arre di intervento, può essere di aiuto a guidare la mano ma non la testa dell’ operatore a cui spetta l’onere di decidere. Il Prof Bucci Sabatini dell’ Università di Pavia sottolinea che l’implantologia non è una branca chirurgia, ma un branca protesica chirurgicamente supportata, occorre saper progettare e costruire la protesi prima di poter affrontare l’implantologia chirurgica. Nella sua presentazione il Prof Paolo Pera dell’ Università di Genova ribadisce che la chirurgia impiantare guidata è stata proposta e utilizzata come una scorciatoia nella curva di apprendimento del chirurgo implantare e questo approccio non è corretto. L’ evidenza scientifica lega, indiscutibilmente, il risultato implantare alle qualità professionali del dentista.
Il Prof Stefano Carossa Direttore della Dental School di Torino e moderatore nella tavola rotonda finale ci ricorda come l’edentulia in Italia è oggi una malattia molto diffusa che colpisce il 19% della popolazione. Anche se è un vanto per il nostro paese avere percentuali di edentulia notevolmente inferiori ad altri paesi industrializzati (in USA e Regno Unito siamo al 46 % e in Canada al 58%) resta il problema che è una patologia prevalente nelle popolazione a basso reddito. L’overdenture stabilizzata da due impianti, se realizzata nel rispetto dei principi gnatologici, resta oggi una soluzione protesica di alto livello e socialmente sostenibile. La dott.essa Francesca Cancellanda Psicologa ha centrato infine il suo intervento sull’ approccio al paziente che deve affrontare grosse riabilitazioni protesiche, i suoi vissuti e come sia importante intercettare le forme di depressione celata in cui il paziente investe nella riabilitazione protesica aspettative che vanno oltre la bocca , pregiudicando l’accettazione della riabilitazione stessa. Il video della tavola rotonda finale saranno visibili su Odontoiatria33.
Davis Cussotto
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