Il mondo dell’odontotecnica è in subbuglio. La progressiva perdita del ruolo artistico del Tecnico a favore di restauri dentali sempre più legati alla “macchina” è sotto gli occhi di tutti. A trattare l’argomento è Craig A. Pickett odontotecnico Americano sulle pagine della Rivista Dentistry IQ.  Mi sono formato alla caratterizzazione delle ceramiche feldspatiche, a modellare travate per ponti in lega preziosa o a montare denti su protesi mobili scrive Craig. Ho sempre trovato una vena di creatività artistica in questa “nostra  Arte” e mi sono sentito gratificato  numerosi  esseri umani vivano  la loro esistenza con un mio “manufatto” in bocca.  L’avvento del CAD/CAM  sta riducendo drasticamente la componente artigianale della nostra professione.  Con un solo sguardo ad una impronta  molti di noi erano in grado di capire se un dente preparato poteva essere incapsulato o se era necessario modificare la preparazione per creare gli spazi necessari o per  migliorarne la ritenzione.  L’automazione ci consente di produrre di più, in minor  tempo e a un costo inferiore,  in molti casi il medico produce direttamente in studio la corona.

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Importante però conoscere le caratteristiche e gli eventuali limiti dei nuovi materiali. Una corona monolitica fresata è monocromatica, senza la stratificazione “artigianale “ della dentina e dello smalto non possiamo avere la stessa resa in  tranlucentezza  di un dente naturale. Per la protesi mobile è ormai alle soglie  la possibilità di stampare direttamente in acrilico colorato base e denti, niente più denti montati su base di cera!  Il restauro individuale realizzato  dall’ odontotecnico “artista” continuerà ad esistere  come lavoro di qualità ma sarà sempre più di nicchia il medico disposto a comprarglielo.  A tutti piacerebbe avere un Monet o un Van Gogh appeso in salotto ma la maggior parte di noi deve accontentarsi di una bella riproduzione.  La formazione dei futuri tecnici, cambia rapidamente, sicuramente non avranno il tempo che hanno avuto quelli della mia generazione per impratichirsi nella caratterizzazione delle porcellane feldspatiche. I nuovi materiali entrano  rapidamente nel  mondo dentale e si evolvono velocemente. Sarà avvantaggiato chi avrà nel bagaglio culturale più competenze e capacità di adattamento.

Continueremo sempre ad avere bisogno di tecnici “artisti” che padroneggino le nuove tecnologie e siano esperti dei nuovi materiali e  in grado di comunicarli correttamente ai dentisti e ai pazienti. L’arte non sta morendo in odontoiatria, l’arte  è fare il cambiamento ed entrare in una nuova era.

Davis Cussotto

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