Carlo Monaco  Professore di Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Bologna,  segue  come  Ricercatore   il nuovo mondo dei  materiali dentali   venuti alla ribalta   con la  Computer Aided Manifacturing, la  produzione  assistita dal computer.    Sarà relatore    al   Dental Forum di Asti sabato primo ottobre 2016

(Odontoiatria   digitale: benvenuti nel presente). In   attesa dell’ evento abbiamo fatto alcune domande al prof Monaco per i nostri lettori:

 

Carlo  Ti chiedo  di commentare questo dato : una recente indagine KeyStone (pubblicata da Odontoiatria33) evidenzia che il  60% dei laboratori odontotecnici Italiani utilizza almeno in parte la tecnologia digitale  per la realizzazione dei manufatti protesici.  Tra l’altro  il  Prof François Duret, ci informa che  la situazione in Francia è del tutto analoga con il 60% dei laboratori che utilizzano il CAD CAM .

 

odontoiatria digitale benvenuti nel presente

 

L’indagine KeyStone  fotografa in modo chiaro la realtà Italiana.  Personalmente collaboro con diversi laboratori  dove il 100% della produzione è digitale; questo poichè i vantaggi delle nuove tecnologie sono enormi per il paziente, il dentista e il laboratorio .

 

È il trend per il futuro come lo vedi?

Il digitale è il presente dell’ odontoiatria anche se c’è ancora molto spazio per la crescita.

Nei laboratori le tecnologie digitale hanno superato la precisione dei sistemi tradizionali  .  Oltre a questo il digitale consente l’utilizzo di materiali nuovi che offrono vantaggi in fatto di estetica, durata, rapidità di realizzazione e costo. Il digital workflow o flusso digitale, oggi nasce ancora,  nella maggior parte dei casi, dalla  scansione di un modello analogico in laboratorio a cui segue il design al CAD e la successiva produzione assistita al computer (CAM) con tecniche di addizione (LaserMelting)  o sottrazione (milling) .

A livello ambulatoriale i clinici possono contare su sistemi di impronta digitale sempre più precisi ed affidabili.  La diffusione degli scanner da impronta endorale  sta crescendo grazie ai costi che diventano  sempre più accessibili .   Nell’ immediato la tecnologia  scan & done, senza modello consente al clinico e all’ odontotecnico di realizzare restauri precisi in tempi rapidi senza l’utilizzo dei materiali da impronta.

Università di Bologna

Quali sono secondo te le nuove opportunità che si aprono con la  digitalizzazione dell’odontoiatria?

 

Per  l’odontotecnico aumentano notevolmente le competenze  richieste.  Le basi dell’ odontotecnica tradizionale sono imprescindibili ma andranno  associate  ad   elevate  competenze in ambito digitale. Conoscere la morfologia del dente e modellarlo in cera per imparare poi a disegnarlo con il mouse.  Tutto questo apre  nuove opportunità di lavoro nei grossi centri di produzione e fresaggio i cosidetti  service che si stanno diffondendo.

Il clinico dovrà   affrontare lo scoglio di nuovi investimenti legati alla digitalizzazione che portano  però a una  una riduzione dei tempi di lavoro, a un  eccellente ritorno di immagine da parte dei pazienti

Lavori in una struttura universitaria che è un po’ considerata il fiore all’occhiello in Italia per quanto riguarda le nuove tecnologie, l’Università di Bologna,  che cosa consigli a uno studente che esce dall’Università, un neolaureato quale percorso formativo deve affrontare dopo la laurea  per entrare preparato nel mondo del lavoro?

Occorre cercare di prendere il meglio da tutti, ascoltando , confrontandosi con gli altri ma poi imparare a pensare con la propria testa perseguendo la propria strada.

Per fare questo il neolaureato non deve sedersi ma guardarsi intorno iniziando a seguire nell’ enorme panorama  dell’ offerta formativa che c’è  nel  nostro paese,  ciò che più lo interessa.

 

Davis Cussotto

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