Il 14 ottobre la Convention del American Dental Association di San Antonio nel Texas ha proclamato suo 151 esimo Presidente la Dottoressa Maxine Feinberg, parodontologa laureata presso il New York University College of Dentistry che lavora a Cranford, New Jersey. E’ la seconda donna Presidente nella storia dell’ ADA. La dr.essa Feinberg è stata eletta dai delegati un anno fà durante la Convention di New Orleans. Per un anno ha affiancato il Presidente e il 14 ottobre è avvenuta la sua proclamazione con presa in carica della governace della più grande Associazione di Dentisti più grande del mondo
Maxine Feinberg ha concesso questa intervista per i lettori di Odontoiatria 33:
Maxine c’è qualche episodio della tua infanzia legato al mondo dentale? come hai deciso di abbracciare la professione?
Sono cresciuta in una famiglia di avvocati (la mamma due zii e una cugina) e sembravo predestinata agli studi legali. Due persone mi hanno indirizzata verso la Professione,di Dentista. Il mio dentista di famiglia chè amorevolmente mi ha curata sin dalla prima infanzia per le carie da biberon e l’isegnante di biologia del liceo che ha visto la mia predisposizione per le materie scientifiche.
Ho iniziato ad andare dal dentista all’ età di 3 anni. Non ho mai vissuto l’esperienza come un trauma, ma come un gioco e ho sempre frequentato con piacere lo studio del mio dentista di famiglia. Al liceo quando ho manifestato l’intenzione di iscrivermi alla dental school mio zio ha tentato di dissuadermi e cosi ha fatto mio fratello maggiore accompagnandomi in auto al test di ingresso mi ha detto “ Maxine hai ancora due settimane di tempo per cambiare idea e iscriverti alla facoltà di legge!”
Sono stata la prima nella mia famiglia ad accedere a professioni sanitarie, mio padre aveva 11 fratelli e lavorava come operaio in fabbrica, quando è riuscito a prendere il diploma di scuola superiore. Mio fratello ed io siamo stati i primi laureati della sua famiglia. Non nego che il gene dell’ Avvocato che ho ricevuto dai mie zii materni mi abbia molto influenzata. Trascorrevamo ore ed ore intorno ad un tavolo a discutere di politica. Ho imparato a portare avanti le mie idee e ad argomentarle in modo logico.
Raccontaci della tua formazione universitaria e professionale, la scelta della parodontologia e i tuo maestri.
Mi sono laureata nel 1980 al New York University College of Dentistry. Ho lavorato per un anno al Mount Sinai Hospital come anestesista e successivamente a un programma di dental nursing della città di New York: che trattavamo pazienti di famiglie a basso reddito nei quartieri su di “dental van” (ambulatotio mobile). E’ stato un periodo meraviglioso della mia vita. Curare persone che hanno enormemente bisogno è al tempo stesso gratificante e frustrante ma è una esperienza unica. In quel periodo indossavo sempre un blaser che adoravo, e spesso, vista la mia giovane età venivo scambiata per una assistente dentale. Nel 1981 non erano molte le donne dentista. Quella esperienza mi ha fatto comprendere l’importanza di sostenere le persone più vulnerabili come Action for Dental Health il progetto che ADA sta mandando avanti a tutela delle fasce deboli in collaborazione con il Governo Federale.
Alla fine degli anni 70 inizio anni 80 sono iniziati numerosi studi di parodontologia che appariva come una disciplina nuova. Il dr Sigmund Stahl, e il dr Milton A. Marten, erano i parodontologi di riferimento perla NY University. Mi hanno guidata e incoraggiata. Per quattro anni ho lavorato come collaboratrice nei loro studi privati e poi ho deciso che dovevo diventare il “padrona di me stessa” fare il salto e creare uno studio mio. Ero senza pazienti e senza soldi. Come donna nell’ 1984 ho avuto molte difficoltà ad avere il finanziamento dalla banca per iniziare la mia attività. Nessuno mi dava credito, nemmeno la banca di cui ero correntista insieme a mai mamma da oltre 15 anni. Dopo svariati tentativi un amico mi ha suggerito una banca del New Jersey con un giovane Direttore che operava nel settore medico. Mi ha concesso il credito che mi occorreva ma ha preteso la firma di un garante uomo, messa da mio marito John Wynne, in calce al contratto. Iniziai a lavorare ad Elisabeth (NJ) la mia città natale. Fortunatamente dopo 10 anni quando trasferii lo studio nella sede attuale a Cranford, per la concessione del mutuo non è stata necessaria la firma di un uomo. Sono felice che oggi le neo dottoresse non devono più affrontare simili problemi.
Quando sei entrata in ADA? Che importanza ha per Te lavorare per i colleghi mettendoti al servizio della professione?
Sono entrata in ADA appena aperto il mio primo studio nel 1985. Alla sezione locale occorreva un volontario per uno screening di prevenzione da eseguire in strada nella mia città. Ho sempre lavorato come volontaria in tutte le iniziative della mia associazione. All’epoca le donne in ADA erano pochissime. Sono diventata Presidente Associazione Dentale del New Jersey nel 2002. Nel corso degli anni mi sono resa conto che si impara qualcosa da ogni attività svolta. Nessun lavoro è troppo umile. A poco a poco, ho assunto nuove responsabilità e imparato qualcosa da ogni attività svolta. In ogni ruolo, si creano nuove relazioni si fanno nuove amicizie e si impara a crescere. Lavorare in una Associazione richiede impegno e fatica ma ripaga enormemente. Ho ricevuto moltissimo dal mio coinvolgimento, più di quanto ho dato. Cerco sempre di far capire ai colleghi il valore del nostro impegno associativo che è un investimento sulla nostra professione e che rimane come crescita personale. Quando sei un partecipante attivo e sei coinvolto in un cambiamento, legislativo o quant’altro impari che la voce dell’ odontoiatria può essere ascoltata.
La Tua priorità per il prossimo anno di Presidenza.?
Sicuramente la formazione universitaria e la ricerca di modo collaborativo per risolvere i problemi degli studenti . Primo fra tutti “lo student debt” (il finanziamento concesso agli studenti di famiglie a basso reddito) oggi è troppo oneroso, il numero chiuso per l’accesso all’ università è troppo rigido, la preparazione clinica può essere migliorata, i costi delle Dental School troppo elevati. L’assetto attuale della formazione risale al Rapporto Gies del 1926. Oggi dobbiamo chiederci: ci sono nuovi approcci possibili alla didattica? come possiamo ridurre i costi dello student debt ? come possiamo ridurre i costi della formazione pratica nelle Dental School? Per risolvere tutto questo ci vuole uno sforzo di collaborazione, e voglio continuare il dialogo con tutte le componenti della comunità dentale istituzionale.
L’ADA la più grande e antica associazione dentale del mondo è una amalgama di numerose società dentali locali. Puoi dare ai nostri lettori qualche informazione su come opera, e cosa intendi fare Tu per l’Associazione durante il tuo mandato.
L’American Dental Association è la più grande (155.000 membri) e antica associazione dentale del mondo. Fondata nel agosto 1859, a Niagara Falls , New York , da ventisei dentisti che rappresentavano varie società dentali negli Stati Uniti. E’ suddivisa in 55 Unità Stato/Territoriali e 545 società dentali locali . Ha sede ha Chicago ove vi lavorano 400 dipendenti. Promuove la salute orale dei cittadini e rappresenta la professione odontoiatrica. Nel campus Universitario del National Institute of Standards and Technology (NIST) a Gaithersburg nel Maryland, ha sede il prestigioso Istituto di ricerca ADA (Centro di Ricerca del Paffenbarger PRC) che conduce studi nel campo della ricerca clinica, chimica dentale, chimica dei polimeri e cariologia. L’ADA ha stabilito linee guida rigorose per la verifica e la pubblicità dei prodotti dentali . Dal 1931 fornisce il prestigioso Sigillo di Accettazione assegnato a 1300 prodotti di qualità del settore dentale. Stiamo lavorando in collaborazione con le Unità Statali e le Società Locali per Uniformare i servizi di prima classe che offriamo ai dentisti. Insieme ci stiamo sforzando per eliminare la duplicazione delle offerte ed arginare il calo di iscrizioni ad ADA. Servizi di punta che cercherò di implementare sono la formazione clinica (Member Service University) e la manageriale (Leadership Academy). Offriremo inoltre gratuitamente alle organizzazioni statali e locali “Aptify” il nostro software per la gestione associativa. Ogni dentista è per noi una parte del futuro della nostra professione.