La decisione di intraprendere una campagna pubblicitaria per lo studio dentistico, presuppone una analisi progettuale che coinvolge tutti gli aspetti della comunicazione, interni ed esterni e una valutazione attenta dei costi da sostenere.
Per evitare di scavarsi la fossa con le proprie mani occorre liberarsi di questi 10 errori tipici:
1 Non chiedersi cosa pubblicizzo? e non aver creato prima il brand studio dentistico dr Rossi. La targa, le stampe dei preventivi, i biglietti da visita, il sito web sono strumenti di comunicazione, parti di una stessa famiglia che identifica il brand dr Rossi. La coerenza dello stile grafico e il logo verranno poi riprodotti nella grafica degli advertising. Tutto questo rassicura e fidelizza il paziente.
2 Non predisporre gli strumenti per farsi trovare. Pubblicizzare un non luogo è deleterio . Se fino a qualche anno era sufficiente utilizzare targa , linea telefonica e le pagine gialle, oggi occorre che lo studio sia presente là dove i pazienti cercano il dentista, ossia sul web. Per fare questo devi creare tre cose: il sito web, il profilo facebook e la scheda attività google my businnes. Sono realizzabili con un investimento contenuto e fondano le campagne advertising (ADV) di successo.
3 Non fissare un badget di spesa annuale per la campagna e disperdere risorse economiche in piccoli rivoli senza alcuna progettualità.
4 Prediligere eccessivamente i canali tradizionali (radio,TV, stampa, telefonate a freddo, cartellonistica) . Presentano tre criticità :
- sono molto costosi e spesso proibitivi per le finanze di uno studio di piccole dimensioni
- i risultati non sono misurabili (nessuno sa quante persone leggono l’annuncio sul giornale!)
- infastidiscono il potenziale paziente che è interrotto da una attività che sta facendo (guardare un video, leggere un articolo, etc)
5 Imitare i contenuti degli ADV delle catene dentali che hanno una certa omogeneneità che punta su
- prezzo
- impianti
- prezzo + impianti
- orario di apertura esteso
6 Non identificare invece in fase progettuale i proprii punti di forza ( individuare le prerogative e cosa ci differenzia dagli altri, nell’area in cui operiamo). Questi saranno i contenuti dei nostri ADV. ( trattamento delle OSAS, trattamento pazienti special needs, ortodonzia con allineatori trasparenti, pedodonzia, servizio di igiene con richiami, corone e intarsi in same day dentistry, pronto soccorso, medicina estetica, etc)
7 Trascurare il cosidetto marketing dei contenuti ossia l’aiutare i potenziali pazienti che navigano sul web a trovare le informazioni sulla salute orale che ogni giorno cercano su google. Lo puoi fare a un costo contenuto utilizzando gli strumenti che hai creato (punto 2) Non è una forma di pubblicità tout court ma qualifica dentista come leader di pensiero, creando una figura di valore a cui rivolgersi nel momento del bisogno.
8 Trascurare facebook ADV e Google ADV . Questi annunci pubblicitari sono estremamente efficaci poiché si basano sugli interessi dei pazienti. La gente su Facebook dimostra un suo interesse mettendo mi piace sulla pagina di un servizio, un marchio, un luogo, un libro, un film, eccetera. Questi dati vengono raccolti ed aggregati da facebook in maniera anonima, e messi a disposizione degli inserzionisti pubblicitari. Se per esempio vivi a Chiesina Uzzanese e vuoi promuovere la tua attività di ortodonzia dell’età evolutiva, puoi mostrare il tuo annuncio alle donne (> di 25 e < 50 anni) con figli che vivono in Toscana, Emilia e Liguria Orientale e che sono orientate al wellness. Questa pubblicità sui social network è quindi potente e funziona proprio perché permette di selezionare il target in maniera estremamente più precisa rispetto a quella consentita dai media tradizionali o da altre forme di pubblicità online (come ad esempio i classici banner). Consente di monitorare i risultati (Facebook insight) e ha un costo alla portata del piccolo studio. Google ADV ha caratteristiche simili.(Per approfondire Digital marketing per odontoiatri; Milano 2017 EDRA Editore).
9 Non monitore nel tempo i risultati della campagna intrapresa. Crea subito un box nella scheda prima visita del paziente in cui gli chiedi come ha conosciuto lo studio e indica una serie di risposte precompilate da crocettare ( conoscenti, giornale, internet etc). Conta i risultati ogni 3/6 mesi.
10 Per concludere se sei come me uno dei 25.000 soci ANDI: Non Aderire a Rete ANDI è un errore da cui liberarsi subito. Iscriviti e con la forza di un grande gruppo potremmo insieme lavorare per superare molti di questi problemi.
Davis Cussotto
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