Il passaparola nasce quando il paziente vive una esperienza emozionale, come sostiene Francesco Gallucci (Marketing emozionale e neuroscienze EGEA Milano 2014), che va oltre le sue   attese.   Tutti si aspettano che il dentista sappia curare un dente o sostituirlo con un impianto quando è necessario.    Per andare oltre, spesso è sufficiente l’ immagine del dente fotografato  con  una videocamera intraorale o  una radiografia in  3D che utilizziamo per fare diagnosi.  Le immagini  sono in grado di far nascere quella emozione che contribuisce all’accettazione del piano di cure, e  genera il desiderio di condividere il vissuto con  altre persone. Così nasce il passaparola che trasforma il nostro paziente in un apostolo,  un promoter  a costo zero dello studio dentistico che prova piacere a raccontare la sua esperienza ad  altri.

Gli ingredienti per far scattare questa emozione  sono tantissimi (il sorriso dell’ assistente, l’arredo della sala d’attesa, il sito web, la cordialità del terapeuta  etc etc)  ma hanno per lo più  in comune due caratteristiche:

  • utilizzano la vista come canale conoscitivo
  • sono legati al mondo delle nuove tecnologie

Le neuroscienze ci spiegano che per illustrare  una nozione  a qualcuno   l’immagine  è più evocativa delle parole e favorisce la  memorizzazione del concetto.

A tal fine ho iniziato da poco  ad utilizzare un App (HappyDen) che facilita  la comunicazione con il paziente. Contiene immagini e brevi filmati relativi ai più comuni interventi odontoiatrici.        Lo utilizzo su un tablet che pongo nelle mani del paziente per mostrargli ad esempio la differenza tra un intarsio e una otturazione in composito.  Le immagini e la grafica sono essenziali ma efficaci nel far comprendere le cure da eseguire.  HappyDen è uno di quelle  tecnologie  che può fare la differenza e condurre il paziente oltre le aspettative nei confronti del professionista generando così il passaparola e la crescita dello studio.

davis cussotto

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