Sappiamo che un libro non va acquistato solo perchè ha una bella copertina e con un pò di attenzione possiamo evitare un acquisto compulsivo. Per le persone è diverso, quando vediamo un volto nuovo, il nostro cervello decide in un decimo di secondo se è attraente e affidabile . A dimostralo con uno studio è Alex Todorov psicologo e ricercatore presso la Princeton University (New Jersey USA). 200 studenti hanno visionato per 100, 500 millisecondi i volti di persone sconosciute. Subito dopo veniva richiesto un giudizio sotto forma di scoring su attrazione, simpatia, affidabilità e competenza. Le conclusioni sono risultate molto omogenee, alcuni esseri umani risultano più affidabili di altri in un batter di ciglia.
I risultati di questo studio ci toccano da vicino come professionisti della salute fare un’ ottima prima impressione è fondamentale e non c’è mai una seconda occasione per rimediare ad eventuali errori. Jay Geier da anni si occupa di formazione manageriale del personale sanitario attraverso lo“Scheduling Institute” di Atlanta (USA). Nel suo Blog ci spiega le tre cose su cui lavorare per realizzare una prima impressione da schianto:
A) l’aera reception è il portale di accesso allo studio, segui queste 6 regole:
1 il colore tenue o pastello delle pareti sempre rinnovato
2 controlla che non ci siano odori sgradevoli, utilizza gli spandi profumo
3 offri bevande calde/ fredde ai pazienti in sal d’attesa
4 fai in modo che la zona sia sempre luminosa, se possibile con luce naturale
5 controlla ogni giorno le riviste che siano recenti e in buono stato
6 Chiedi una consulenza a una paziente, una donna quarantenne, la decision maker in famiglia, chiedile di descrivere cosa non gradisce nella tua area reception.
B) E’ la tua immagine che crea “fiducia”. Lavorare a 10 cm dal viso del paziente, nella sfera dell’ intimo, secondo le regole della prossemica, impone una meticolosa cura dell’ igiene personale, trucco moderato, barba e capelli molto curati. Il camice fresco di lavanderia, privo di macchie indelebili dei materiali da impronta o di ipoclorito. Chiedi consiglio a un famigliare, collaboratore che ogni giorno ti dica se qualcosa nel tuo aspetto può essere migliorato.
C) L’immagine dello staff riflette la tua immagine. Assicurati i che sia positiva. Le uniformi che utilizzate sono chic,sempre curate e fresche di bucato? Non è semplice spiegare all’assistente di migliorare il trucco o i capelli, però nel team si impara per “imitazione” quindi conviene iniziare a lavorare su se stessi. Non dimenticare che hai solo un decimo di secondo a disposizione per poter fare “bella figura”.
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