La felicità è uno stato naturale della nostra mente; non è qualcosa che dobbiamo inseguire ma semplicemente consentire alla felicità di manifestarsi.
Calma, chiarezza e felicità sono tre qualità che nascono spontaneamente quando la mente si trova in una stato di rilassamento e di allerta. La meditazione di consapevolezza o mindfulness allena la mente a raggiungere lo stato di rilassamento e attenzione al presente, nello stesso modo con cui si allenano i muscoli in palestra.
Il rilassamento e l’attenzione al momento presente che sperimenti nella mindfulness fanno riaffiorare le qualità positive: calma, chiarezza , felicità e lo stato di benessere naturale.
Cos’è la mindfulness o meditazione di consapevolezza?
Sostanzialmente tre cose:
1 una serie esercizi e tecniche che si possono imparare e perfezionare con l’allenamento;
2 uno stato della mente attenta al presente e non giudicante;
3 un modo di essere, uno stile di vita che acquisti con l’allenamento continuativo.
Perchè la mindfulness è utile negli ambienti di lavoro?
Trascorriamo un terzo della vita al lavoro, a contatto con colleghi, superiori, pazienti.
Molto da pensare e ancor di più da fare. Tutto a volte ci sembra travolgente come se un torrente in piena si impadronisse di noi senza lasciarci la via di uscita. Questa sensazione è uno dei tanti segni con cui si manifesta lo stress. Una sindrome che genera danni alla salute delle persone (insonnia, ipertensione, disturbi alimentari..) e alla qualità del lavoro (impulsi negativi, rapporti con i colleghi molto reattivi, decisioni senza la necessaria lucidità, soluzioni senza creatività…).
La mindfulness ci porta ad affrontare le cose con una mente più presente, più aperta e meno giudicante. Una mente che da più spazio all’ attenzione e alla gentilezza nascoste dallo stress. L’allenamento crea persone più sveglie, creative, aperte al nuovo, più orientate alle soluzioni condivise che ai conflitti. Salute della persona e qualità del lavoro generano così una sinergia virtuosa.
Sei esercizi di consapevolezza per esplorare se stessi
1 Tre minuti di semplice consapevolezza:
Porta la tua attenzione al respiro per tre minuti. Incontra il respiro all’ombelico, senti che sale e scende. Parti dalla sensazione che stai respirando e concentrati sul processo di respirazione. Ogni volta che la tua attenzione tende a distrarti e ti porta altrove, dolcemente riportala sul respiro.Puoi eseguirlo in piedi, seduto, sdraiato.
2 Tre minuti di semplicissima consapevolezza:
Siediti ad occhi socchiusi per tre minuti senza fare nulla. La vita non potrebbe essere più semplice di così. Trascorri tre minuti passando semplicemente dal fare all’essere. Sii consapevole del tuo corpo e di ciò che ti circonda, non reagire non cercare di cambiare nulla.
Utile alternare i due esercizi. Quando senti di volerti concentrare sul respiro scegli l’esercizio semplice se vuoi invece trascorrere tre minuti senza pensieri passa invece all’esercizio semplicissimo.
3 STOP un esercizio contro i grilletti.
Quando il livello di stress sale, scattano i grilletti che scatenano risposte automatiche peggiorative. E’ ora di fermarsi con lo STOP!
Esercizio in 4 battute come le lettere della parola STOP:
S come Stop fermati: fai una sacra pausa. E’ il momento più importante.
T (Take a breath) fai un bel respiro (come nell’esercizio 1), che rinforza la pausa sacra e
calma il corpo e la mente.
O Osserva l’emozione sul tuo corpo. Che cosa senti nel viso, spalle, dorso, mani…
Applica la consapevolezza e senti i cambiamenti momento dopo momento senza
giudicare. Considera gli istanti di difficoltà come un semplice fenomeno
fisiologico del corpo e non un fatto esistenziale. Se provi rabbia non dire sono
arrabbiato bensì sto provando rabbia.
P Ritorna al Presente. Torna alla respirazione consapevole (esercizio1). Stringi la mano a
pugno mettendoci dentro ogni residuo emotivo. Lentamente lascia andare quell’ energia.
Ritorna alla tua attività .
4 Ascolto arricchente.
Durante le conversazioni, concentrati soprattutto sull’ ascolto. Cerca di non distrarti
lasciando vagare la mente o pensando a ciò che dirai inseguito. Se provi avversione per
l’interlocutore pensa che è una persona come te che ritiene che agendo così, sarà in
qualche modo felice. Prova allora a metterti per un istante nella sua prospettiva senza
stabilire se sia giusta o sbagliata. Ti sorprenderà di quanto migliore sarà la conversazione
e di come sarai arricchito dal confronto. Con il tempo farai tue le qualità positive dei tuoi
interlocutori, tutto merito dell’ ascolto arricchente.
5 Mangiare con consapevolezza.
Prendi una mela. Sbucciala, pensa alla meravigliosa confezione che ha fatto la natura.
Rifletti per un istante a tutti gli elementi che hanno reso possibile per te mangiare la mela
(seme, terra, acqua, sole, coltivatori, distributori..): tutto questo è nelle tue mani.
Gustala molto lentamente, pensa ai principi vitali contenuti nel frutto, al valore nutritivo.
Diventa consapevole di ciò che introduci nel corpo; rafforza le sensazioni legate al gusto
degli alimenti.
Lo stress della giornata lavorativa può diventare falso appetito e il cibo un atto autoconsolatorio. I film mentali (al lavoro è andata male; è colpa di quello là, se è andata male!) e il pasto con il pilota automatico, nuociono alla salute (diabete, ipertensione).
Mangiare in modo consapevole da spazio all’attenzione e alla gentilezza nascoste dallo
stress.
6 Camminare con la piena attenzione.
Pensa agli spostamenti che hai fatto ieri camminando. I posti che hai raggiunto, le scale
o l’andare da una stanza all’ altra. Quante di queste azioni erano eseguite facendo
attenzione ai movimenti del corpo e quante con il pilota automatico?
Prova ora a focalizzarti sul piede al suolo: solleva, muovi, atterra. Esegui
dapprima lentamente e poi ad andatura normale. Camminare distoglie la mente dal brusio
delle voci interiori e predispone al pensiero creativo.
La ricerca:
Numerosi studi hanno dimostrato che la meditazione di consapevolezza giove al benessere personale e alla qualità del lavoro. Se vuoi partecipare alla ricerca pillole di consapevolezza in otto settimane dovrai fare due cose:
- esegui il test termometro dello stress
- esplorare la consapevolezza iniziando ad allenati per 5 minuti al dì ( se sono di più non farà male!) con gli esercizi esposti. Dopo 8 settimane esegui nuovamente il test dello stress e inviami i risultati a davis@cussotto.it
Letture consigliate per approfondire:
Chade-Meng Tan, E’ facile lavorare felici, se sai come farlo, Corbaccio, Milano 2012
Goleman D, Intelligenza emotiva, BUR, Milano 2011
Kabat-Zinn J, Dovunque tu vada, ci sei già, Tea, Milano 2001
Il termometro dello stress
Leggi rapidamente queste 10 affermazioni:
ti senti riposato, senti che ci si aspetta troppo da te,
sei facilmente irritabile, hai troppe cose da fare, ti trovi in situazioni di conflitto,
senti di avere poco tempo per te, senti che i problemi si ammucchiano, ti diverti,
senti di fare le cose più per dovere che per piacere, ti senti pressato dalle scadenze.
Poni ora un cerchio intorno al numero (da 0 a 10) che meglio descrive la quantità di disagio emotivo che hai provato nell’ultima settimana: 
10 = MASSIMO DISAGIO EMOTIVO
(MASSIMO STRESS PERCEPITO)
0 = NESSUN DISAGIO EMOTIVI
(NESSUNO STRESS PERCEPITO)
Esegui il test due volte, segna i risultati qui sotto:
1° all’inizio del programma pillole di consapevolezza in 8 settimane: valore …
2° otto settimane dopo al termine del programma: valore….
manda i due risultati a: davis@cussotto.it indicando la tua professione e l’età.
Grazie per l’attenzione e la collaborazione.
Ancora nessun commento