Il 15 e 16 maggio 2015 alla Dental School dell’ Università di Torino si è tenuta la sesta sessione del Master “Salute Orale nelle Comunità Svantaggiate e nei Paesi a basso reddito”. Organizzato da UNI Torino e dal COI (Cooperazione Odontoiatrica Internazionale), ha avuto come relatori due docenti del Radboud Universitair Medisch Centrum di Nijmegen nei Paesi Bassi.
Secondo Nico H.J. Creugers funzione masticatoria e sostenibilità economica possono trovare un punto di equilibrio nello Shortened Dental Arch SDA.
La salute orale è strettamente legata alla qualità della vita e l’ OMS ha introdotto un indice l’Oral Health-Related Quality of Life (OHRQoL) per valutarla. I criteri utilizzati sono diversi e tengono conto anche delle valutazioni soggettive, della percezione emotiva dello stato di benessere, basandosi su questionari somministrati al paziente come il GOHAI o il OHIP.
Il numero minimo di denti necessari per avere masticazione, fonazione, ed estetica accettabili è stato oggetto di numerosi studi. Le esigenze funzionali, e di conseguenza il numero di denti necessari, variano da individuo a individuo, e un numero minimo non può essere definito esattamente. Nonostante sia preferibile l ’occlusione completa delle un’arcate dentali, talvolta per ragioni non solo economiche , questo obiettivo non può essere raggiunto. Molti studi dimostrano che arcate dentarie accorciate comprendenti le regioni anteriori e i premolari sono in grado di generare elevati punteggi di OHRQoL.
Di conseguenza, quando le priorità devono essere fissate, la terapia conservativa deve essere volta a preservare le parti più strategiche dell’arcata dentale: le regioni anteriori e premolari. Questo implica che in caso di una arcata dentaria accorciata, la sostituzione di molari con una protesi parziali rimovibili è un overtreatment che genera disagio al paziente. Il concetto di arco dentale accorciato o Shortened Dental Arch SDA non contraddice le attuali teorie di occlusione e si adatta bene a un approccio problem-solving. Offre inoltre alcuni importanti vantaggi e può essere considerato una strategia per ridurre la necessità di un trattamento rigenerante complesso nelle regioni posteriori della bocca in soggetti problematici e in casi di ridotte risorse economiche.
Anneloes Gerritsen ha affrontato il problema della crescita della popolazione anziana non autosufficiente con le sue ripercussioni sulle politiche sanitarie globali. La percentuale di persone anziane continua a crescere in tutto il mondo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Le malattie non trasmissibili stanno rapidamente diventando le principali cause di disabilità e mortalità, e nei prossimi decenni i responsabili delle politiche sanitarie si troveranno ad affrontare enormi sfide poste dal peso di una rapida evoluzione delle malattie croniche in età avanzata. Molte patologie croniche condividono gli stessi fattori di rischio con la malattia parodontale. A livello globale, la scarsa salute orale tra gli anziani è evidenziata dagli in alti livelli di edentulia, e / o di malattia parodontale, xerostomia, precancerosi e cancro. L’impatto negativo delle cattive condizioni orali sulla qualità della vita degli anziani (OHRQoL) è un problema di salute pubblica importante da affrontare.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che i paesi adottino alcune strategie per migliorare la salute orale degli anziani. Le autorità sanitarie nazionali dovrebbero sviluppare politiche e obiettivi per la salute orale. I programmi nazionali di salute pubblica dovrebbero includere la promozione della salute orale e la prevenzione delle malattie sulla base dell’approccio ai fattori di rischio comuni. Nei paesi in via di sviluppo inserire la salute orale nella assistenza sanitaria primaria è arduo a causa di una carenza di manodopera dentale. Nei paesi sviluppati l’organizzazione dei servizi di salute orale deve considerare l’ esigenza di igiene orale degli anziani. Istruzione e formazione continua devono fornire agli operatori della salute orale competenze e comprensione degli aspetti biomedici e psicosociali per la cura delle persone anziane.
I temi trattati sono stati svolti con la didattica del Self-study assignment o autovalutazione tra pari. I discenti suddivisi in due gruppi di lavoro hanno elaborato i parametri forniti sulla base della esperienza lavorativa personale. Il materiale organizzato in una presentazione power point è stato discusso in plenaria.
Ancora nessun commento