Il 18 e 19 settembre 2015 alla Dental School dell’ Università di Torino si è tenuto il settimo incontro della sesta edizione del Master “Salute Orale nelle Comunità Svantaggiate e nei Paesi a basso reddito”, organizzato da UNI Torino in collaborazione con il COI (Cooperazione Odontoiatrica Internazionale). Tema dei due giorni di lavoro: il ruolo e l’ impegno di una ONG transalpina, AOI – Aide Odontologique Internationale, in contesti di sviluppo, con l’analisi delle esperienze e le nuove prospettive.
Ousmane Dipama volontario dell’AOI traccia una breve storia della ong che nasce nel 1983 e ha come mission il miglioramento delle condizioni di salute nei paesi in via di sviluppo (PVS) e opera in Burkina Faso, Haiti, Madagascar,Laos, Cambogia e nelle comunità svantaggiate in Francia.
Negli anni ottanta gli interventi erano concepiti come una vacanza di lavoro per i dentisti volontari. Gli aiuti inviati sotto forma di apparecchiature e materiali spesso restavano inutilizzati per la mancanza di locali atti ad ospitarle e di personale locale preparato a gestirle. Il modo di fare cooperazione si è poi evoluto superando questa fase “paternalistica del medico missionario” . L’analisi dei contesti preludio di un project cycle management ha caretterizzato il passaggio dalla fase “curativa” a quella “preventiva” fondata sul coinvolgimento delle istituzioni locali.
L’AOI oggi infatti è attivo in tre contesti:
1 Rafforza le competenze del personale sanitario pubblico nei PSV.
2 Lavora sulla sicurezza delle cure per prevenire le infezioni crociate.
3 Promuove e incentiva il parteneriato e la collaborazione con i presidi sanitari esistenti sul territorio.
Come esempio operativo, Dipama illustra il progetto portato avanti sulle popolazioni rurali del Burkina Faso a partire dal 1994. La nazione Subsahariana ha 17 milioni di abitanti e 110 dentisti localizzati per l’ 80% a Ouagadougou la capitale. Per far fronte al problema AOI lavora per formare personale in grado di trattare in sicurezza il dolore dentale acuto. I modelli formativi sono quelli offerti dall’ OMS e sono finalizzati alla valorizzazione delle risorse umane del PVS per generare progetti mantenibili nel tempo. E’ stato applicato un protocollo di formazione dell’ infermiere dentale della durata di 5 giorni, concordato con le autorità del paese . Al termine del corso l’infermiere riceve la trousse per estrazione (tre pinze e una leva) il kit per l’anestesia e un attestato. E’ quindi in grado di risolvere emergenze dentali da dolore acuto e di inviare i casi più complessi all’ospedale della capitale. Grande rilievo è dato al trattamento dei ferri per prevennire le infezioni crociate. L’infermiere deve poter vivere del proprio lavoro quindi è munito di tariffario minimo per emunerare le prestazioni.
Il progetto Madagascar di AOI è iniziato nel 2005 . La Grande Isola posta nell’ Oceano Indiano, conta 20 milioni di abitanti che vivono per l’80% in zone rurali e dispone di 670 dentisti. Come in molti PVS il 50% della pololazione ha meno di 14 anni e la mortalità infantile si aggira intorno all’ 80 per 1000. AOI ha insegnato a 70 medici di base che operano nelle comunità rurali, il trattamento delle emergenze dentali e alla prevenzione delle infezioni crociate. Questo progetto è stato inserito nel piano sanitario nazionale del Madagascar. L’attività di AOI nel paese è tuttora in corso con un secondo progetto di miglioramento il controllo delle infezioni negli ospedali periferici. Il maggiore problema nell’organizzazione dei servizi è l’accesso all’acqua e all’elettricità . La prima causa di infezione crociata nelle strutture sanitarie è legata allo scarso lavaggio delle mani: acqua e sapone liquido sono pertanto beni preziosi. Pulizia e conservazione degli strumenti e la fluorazione del sale sono altri ambiti in cui AOI si stà impegnando.
I progetti AOI in Francia sulle comunità svantaggiate sono rivolti ai migranti e ai cittadini francesi che soffrono a causa della perdita di reddito legato alla crisi. Alla precarietà economica si associano spesso alcolismo, tabagismo e marginalizzazione sociale. La ong svolge un ruolo di facilitatore tra chi vive il disagio e i servizi sanitari, riducendo le barriere di accesso alle cure. AIO ha creato un call center e un sito web per fornire informazioni sulla rete di servizi pubblici e privati che offrono assistenza.
Bernard Decroix, Direttore di AOI illustra invece l’esperienza di AOI in Cambogia. Il genocidio perpetuato dal regime dei Khmer Rossi di Pol Pot (1963/1981) ha praticamente eliminato a una intera generazione. Oggi la crisi economica accentua le già esistenti disparità sociali . 13 milioni di abitanti, di cui l’ 80 % vivono in zone rurali con una grande prevalenza di popolazione infantile. Gli operatori oggi sono: 800 dentisti e 400 infermieri dentali e 500 abusivi.
L’ operato di AOI si divide in due periodi : la prima fase dal 1998 al 2002 si faceva essenzialmente assistenza e fornitura di materiale; il partneriato era con altre ong ma senza contatti con il sistema sanitario pubblico Cambogiano.
Dal 2003 in avanti inizia la Partnership con le autorità sanitarie Cambogiane che ha preso due direzioni. Verso l’Università di Phnom Phen si lavora sulla prevenzione delle infezioni crociate. Formando il personale addetto alla sterilizzazione e fornendo i protocolli in collaborazione con l’Università di Auvergne. La seconda fase ha invece fornito supporto alla formazione di docenti di endodonzia e conservativa.
Verso il Ministero della Salute ha svolto la funzione di sostegno nel settore prevenzione e sicurezza delle cure: con il programma fluorizzazione del sale, il miglioramento della qualità dei dentifrici e l’introduzione del programma fit for school nato nelle Filippine e importato in Cambogia che consiste nell’educare i bimbi a lavare le mani e i denti. I protocolli di controllo delle infezioni introdotti per l’odontoiaria sono stati utilizzati dal Ministero della Salute per altri ambiti di chirurgia ambulatoriale .
Le ONG a dentali si possono oggi classificare in Tipo 1 che intervengono solo nelle emergenze e catastrofi per fare assistenza e Tipo 4 che si occupano di rinforzare le competenze delle strutture sanitarie esistenti. La maggior parte delle ong oggi operanti sul pianeta sono di tipo 1; esistono molte forme intermedie, tipo 2 e tipo 3 che lavorano su entrambe i fronti : assistenziale e formativo. Nodo cruciale per le ong oggi è il finanziamento reso più impegnantivo dalla crisi economica che ha ridotto i fondi Europei e Nazionali. Diventa pertanto strategico dotarsi di un sistema di fund raising rivolto a soggetti privati.
Giorgio Garelli funzionario della Regione Piemonte Settore Affari Internazionali illustra il concetto di Cooperazione Decentrata. E’ una azione di cooperazione allo sviluppo svolta da regioni, province o comuni Italiani, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso della società civile organizzata del territorio di competenza. Viene attuata in rapporto di partenariato con omologhe istituzioni dei PVS favorendo la partecipazione attiva delle componenti rappresentative della società civile dei paesi partner, nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro territorio. Può essere strategica in una situazione globale di grandi flussi migratori, per migliorare le condizioni di vita nei PVS.
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