Noi dentisti siamo i medici che spendono di più per l’aggiornamento professionale e sicuramente non lesiniamo negli investimenti in apparecchiature e nuove tecnologie per il nostro studio professionale. Sarà successo anche a qualcuno di voi dopo aver partecipato a un prestigioso e costoso corso di aggiornamento in chirurgia implantare, con in tasca l’ultimo modello di manipolo da chirurgia, di affrontare il primo paziente.
Ecco cosa accade.
Siamo tutti concentrati sulla tecnica chirurgica, in modo ineccepibile abbiamo estratto 25 e abbiamo inserito un magnifico impianto conico con un prezioso trattamento di superficie.
Estasiati dalla radiografica appena eseguita mostriamo a video l’immagine dell’ impianto alla paziente che appare rilassata. Le chiediamo se non ha sentito niente e questa guardandosi allo specchio ci chiede “scusi dottore ma dov’è il mio dente?”
Franco Tosolin suole dire che ognuno ha le obiezioni che si merita! Nulla di più vero e per evitare che la paziente ci ponga questa legittima domanda sono utili i consigli del collega Judd F. Boehme che nel suo blog spiega come l’educazione del paziente vada realizzata lavorando in team seguendo cinque regole:
1 ) tutto il team (assistente, segretaria) deve conoscere i vantaggi degli impianti rispetto ai denti limati . Il paziente parla volentieri con il personale ausiliario che se ben formato diffonde messaggi positivi-
2) L’igienista è un opinion leader. Va tenuto continuamente a aggiornato su ricerca e sviluppo. Se andiamo al corso occorre informarlo di ciò che abbiamo appreso e delle nuove procedure che introduciamo in studio. Le riunioni periodiche anche fuori dall’ ambiente di lavoro devono creare una linea di pensiero comune e condivisa.
3) Modelli , immagini e video non cruenti sulle tecniche implantari non devono mai mancare nelle sale.
4) Tutte le volte che è possibile metti il provvisorio sull’ impianto.
5 Nel piano di trattamento inserisci la tariffa tutto incluso: elemento dentale in zirconia su impianto osteointegrato .
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