Il panorama sonoro della nostra giornata lavorativa è costellato di trilli, jingle,chime ossia i diversi tipi di suoni elettronici emessi dagli smartphone. E’ una “serenata” continua – scrive Sheri B. Doniger odontoiatra Americana e Presidente dell’ American Association of Women Dentists sul DrBicuspid .- il pittogramma che tutti abbiamo esposto in sala d’attesa ed invita silenziare i cellulari, serve a poco. Anche i pazienti più diligenti che provvedono in tal senso, emettono simpatici “jingle” dalle loro tasche proprio mentre stiamo sondando un canale accessorio.
Negli smart di ultima generazione, silenziare il telefono, non esclude le notifiche di posta, tweet, WhatsApp e qualche altro centinaio di social di cui il paziente è follower. La situazione talvolta è comica perchè non è caratteristica di una fascia demografica specifica. Mi aspetterei che una adolescente sia più impaziente di leggere il messaggio segnalato dal chime appena arrivato. Non è affatto così, sono i cinquantenni quelli che più spesso chiedono una breve pausa per prendere visione di una notifica. Alcuni pazienti non riusciamo più sentirli al telefono, prendono o spostano appuntamanti per se e per i famigliari utilizzando solo messaggi di testo. I nuovi canali di comunicazione non vanno trascurati ad esempio per ricordare gli appuntamenti: spesso è meglio in messaggio di testo della telefonata. Contro le “serenate” la soluzione è della “Doniger” : un bel cesto di giunco al banco recepetion o prima dell’ ingresso all’ area clinica, e una segretaria sorridente che invita a depositare i dispositivi portatili.
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