Studio dr Bianchi, suonano alla porta. Martina va ad aprire entro 15 secondi dallo squillo. Le appare una persona nota. “Buon giorno signora Tosca” proferito con chiarezza, pause giuste, sorriso, occhi negli occhi, postura rivolta alla destinataria.
Tosca coglie nel messaggio : reale benvenuto, accoglienza sincera, attenzione verso di me, mi considerano una persona nel pieno senso del termine.
Studio dr Rossi. Mario, un paziente, suona alla porta con l’intenzione di fissare un appuntamento per un controllo. Passano 50 secondi e nessun giunge! Si appresta a suonare una seconda volta. Finalmente la porta si apre. Appare Carla : “Buon giorno” proferito a basso volume, mangiando le parole, la mano sinistra in tasca, un’occhiata alle unghie della mano destra, espressione corrucciata.
Mario coglie nel messaggio : indifferenza se non addirittura contrarietà nel doversi dedicare a una relazione momentanea che distoglie da altre incombenze. Con quanta probabilità Mario si sentirà degno di attenzione in questa persona e di ciò che lei rappresenta: lo studio dentistico dr Rossi?
Epilogo. La sera stessa. Tosca e Mario a cena in un ristorante di Trastevere. Parlano della loro giorna e delle esperienze vissute. Il passaparola si sta sviluppando. A un certo punto, Mario prende la mano di Tosca, la guarda negli occhi e le dice “domani chiamo il dr Bianchi e fisso l’appuntamento da lui!”.
Cosa ci insegna: postura, voce, sguardo, parole, tutto deve essere coerente per avere un messaggio che colga nel segno!
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