Jan Keller ha svolto attività di Office Manager presso diversi studi dentistici USA, ed oggi si occupa di consulenza oltre ad essere uno speaker affermato.
Ha di recente pubblicando su drBicuspid questo articolo sulla gestione dei pazienti che non accettano il piano di trattamento che offre spunti pratici ed evidenzia aspetti medico legali di rilievo.
Definisce trattamenti “elettivi” quelli “scelti” da medico e paziente sulla base di un consenso, senza uno stato di necessità: ad esempio la sostituire elementi dentali mancante con la protesi , confezionare una nuova dentiera le faccette realizzate per motivi estetici.
Sono trattamenti “non elettivi” quelli obligatori per risolvere un dolore acuto, la frattura di un dente, la carie penetrante, una parodontite rapidamente progressiva o una lesione precancerosa che mette in pericolo la vita del paziente.
Come dobbiamo comportarci quando il paziente rifiuta un trattamento obligatorio? non tutti gli studi sono dotati di un sistema di follow up per seguire il caso nel tempo.
Nella maggior parte dei casi quando il paziente dice “non ora” è importante per lo staff comprendere le cause di questo rifiuto. Il personale di studio ha molte possibilità di avere informazioni “extracliniche” sulle contingenze del paziente (ad esempio spese per i figli, la casa, l’auto). Il rifiuto momentaneo non deve scoraggiare, occorre semplicemente gestirlo nel modo corretto, senza abbandonare il paziente con il suo preventivo in mano.
Il nostro obiettivo è di assicurarci che comprenda i benefici del trattamento, così come offrire una pianificazione finanziaria adeguata ricorrendo al credito al consumo. Se il trattamento è “elettivo” dobbiamo ricordare che il ciclo decisionale per l’odontoiatria elettiva è di sei mesi circa.Fissare un appuntamento per il richiamo di igiene entro questo termine e andare a salutare il paziente in quell’ occasione è una possibilità come inviargli una newletter con un articolo che tratti del suo problema.
Se il “trattamento rifiutato è obligatorio” è necessario far firmare il modulo rifiuto trattamento che spieghi oltre ai vantaggi della cura proposta anche cosa può accedere in caso di ritardo. Secondo la Keller, difronte a questo documento molti pazienti replicano dicendo “non sapevo che fosse così importante ed urgente!” e in alcuni casi la decisione può rientrare.
E’ importante adottare questo protocollo per evitare che a distanza di mesi il paziente ritorni con un quadro clinico aggravato dicendo . “ non mi è stato spiegato che… non sapevo che…”. Se poi si reca in visita da un collega non potrà lamentare di non essere stato informato dal nostro studio.
Occorre dotarsi di un protocollo di follow up di questi pazienti, che vanno seguiti nel tempo. Si renderà così conto dell’ importanza della cura proposta. Lo studio deve tenere il conteggio mensile dei piani di trattamento presentati ed accettati. La percentuale di accettazione va monitorata nel tempo e periodicamente dobbiamo porci le domande: come stiamo andando? cosa possiamo fare per migliorare?
ecco il modulo “rifiuto del trattamento”
Il dr Mario Rossi ha presentato in data il seguente piano di trattamento al sig Pinco Pallino.
I rischi del piano di trattamento sono…
I rischi se il piano di trattamento non viene effettuato sono i seguenti…
Piano di trattamento alternativo….. rischi….
Avendo ricevuto completa spiegazione del piano di cure principale di quello alternativo e dei rischi connessi a non sottoporsi alle cure ho deciso di NON ESSERE TRATTATO per ora.
Con la firma di seguito dichiaro di aver letto il seguente documento, di averne compreso il significato, di aver ricevuto risposte esaustive a tutte le mie domande, di aver ben compreso i rischi e le responsabilità dell’ opzione non trattamento. in fede, firma.
davis cussotto
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