Un recente fatto di cronaca giudiziaria, è giunto alla ribalta dei media Americani creando un acceso dibattito sui temi  di etica professionale in odontoiatria.

Il dottor ML, stimato odontoiatra di Santa Clara in California, cede lo studio in cui ha lavorato per circa vent’anni. Il collega che subentra dr JC presto si accorge che  moltissimi pazienti hanno un tasso di protesizzazione e di endodonzia eseguita che raggiunge il 90% degli elementi dentali presenti in bocca. All’insorgere di alcune complicanze endodontiche  JC esegue un riesame delle cartelle cliniche dei pazienti trattati in precedenza da ML. Evidenzia come molte terapie siano state eseguite senza alcuna indicazione clinica. Un gruppo di ex pazienti di ML lo cita in giudizio per risarcimento vincendo la causa e la compagnia assicurativa di ML paga indennizzi per tre milioni di $ riconoscendo che ML  praticava in modo iterato l’overtreatment. Il procuratore distrettuale di Santa Clara instaura contro ML un procedimento penale con capi di accusa che vanno dalle lesioni personali alla Truffa assicurativa. ML viene arrestato e rilasciato dietro una cauzione di 250.000 $.

Il Dental Board of California prima sospende e poi revoca la licenza all’esercizio della professione (Procedimento analogo alla Radiazione dall’Ordine Professionale nel Nostro Paese).

Molti sono i commenti ironici al fatto di cronaca,  apparsi sui media generalisti che ricordano come la Professione  un tempo era nelle mani di cerusici, ciarlatani e barbieri dediti a estorcere “denti” a denaro a malcapitati.

Fonti dell’ ADA (American Dental Association) evidenziano come  il meccanismo dello student loan, mette l’acqua alla gola a numerosi  giovani professionisti. Il sistema universitario USA consente infatti a studenti meritevoli,  ma senza mezzi economici, di laurearsi contraendo un prestito bancario. Il cosiddetto student loan,  che mediamente ammonta a 200.000 $ e verrà restituito dopo la laurea.

Questa situazione di indebitamento sommata agli investimenti per creare una attività farebbe  aumentare l’illecito assicurativo e l’overtreatment.

Di overtreatment si parla in un recente studio Svizzero eseguito presso l’ Università ETH di Zurigo.

Un paziente volontario con tre  ipomineralizzazioni dello smalto viene  inviato in anonimato in visita presso 180 dentisti  di Zurigo . Nonostante le linee guida della Società Svizzera Odontoiatri  suggeriscano che tali lesioni vadano monitorate e semplicemente trattate con paste remineralizzanti,   50 dentisti consultati su 180, hanno proposto terapie non necessarie. Secondo i ricercatori i dentisti con una lista di attesa-appuntamento  più corta sono più propensi a proporre trattamente non necessari.

Cussotto Davis

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