Il   rapporto annuale dell’ Health Policy Institute, il centro studi  dell’ ADA (American Dental Association), annuncia  grandi cambiamenti ai dentisti   USA che oggi lamentano una stagnazione nei  guadagni.  

Il report,  diffuso lo scorso  luglio fa il punto sullo stato dell’economia dentale  a stelle e  strisce  ed elenca  le 5 tendenze,  le  5 forze che determinano il  cambiamento e    3 opportunità da cogliere per il futuro. Il canale scelto per rendere capillare la distribuzione è il video su YuoTube

Le cinque tendenze:

1 L’accesso  alle cure dentali è sceso drammaticamente, specie nei bambini e negli adulti a basso reddito.

2 I costi delle cure, percepiti come elevati  e la  perdita del “valore salute orale” tra i cittadini Americani  determinano uno  spostamento  verso altri tipi di consumo.

3   Globale è la   riduzione  della spesa   per le cure dentali.

4  In  crescita dopo alcuni anni di recessione il  mercato delle   forniture dentali .

5  Queste le cause  della   stagnazione degli utili dei dentisti USA.

 

Le 5 forze che  determinano la nascita  di   nuovi modelli  per  gli studi dentistici:

1  Medicaid (il programma federale USA per le cure sanitarie dei cittadini a basso reddito)  ha  portato  a una riduzione delle tariffe e a un aumento delle prestazioni rimborsate dal terzo pagante.  

2  Cambiata è la tipologia  dei pazienti da curare: aumentano i bambini e gli anziani e diminuiscono gli adulti specie quelli ad alto reddito (con assicurazioni private più generose!).

3 La crescita del consumerismo tra i pazienti , ossia la tendenza ad aggregarsi in gruppi  di  consumatori per controllare la qualità e il prezzo delle prestazioni.

4  L’aumento   del numero di dentisti che lavorano in team in strutture più grandi  per diversificare l’offerta al paziente e ridurre i costi di gestione.

5  Cresce  l’aggregazione tra studi che tendono ad unirsi creando ampie   catene di cliniche organizzate  che operano sotto lo stesso brand con più sedi sul territorio USA.

Le tre opportunità per crescere:

1 Aderire all’ agenda in 6 livelli proposta dai provider  delle cure dentali  (Medicaid e  assicurazioni private)  con i quali  ADA ha intrapreso un dialogo sul tema delle polize.          L’agenda proposta rispecchia  il modello realizzato presso la Harvard Business School 

che parte  dalle condizioni cliniche del paziente  e  creare  intorno la struttura che occorre a trattarlo.  Il servizio di cura si fonda sulle  IPU Integrated Practice Unit, ossia un piccolo staff  interdisciplinare  di curanti.

Ecco i 6 livelli dell’ agenda:

A  Realizzare   le   IPU Integrated Practice Unit.

B Valutare  il  risultato clinico  raggiungibile e i costi per ogni singolo paziente.

C  Con il calcolo attuariale  approntare  i piani sanitari che prevedono  rimborsi  a quota capitaria per i medici (in pratica un sistema mutualistico!)

D  Le cure saranno eseguite in strutture diverse.

E  Il servizio  verrà espanso sul territorio.

F   Il  tutto potrà essere gestito in modo integrato  grazie a  una piattaforma informatica.

 

2 Iniziare  a lavorare sui segmenti di mercato in espansione (bambini , anziani, assistiti Medicaid)

 

3 Stringere  un rapporto di collaborazione con altri operatori sanitari. Ad esempio i medici di base con cui condividere la struttura.

 

Due evidenti  similitudini

con il mondo Odontoiatrico del Bel Paese:

 

1  Per decenni i dentisti di entrambe le Nazioni hanno lavorato in forma libero professionale su pazienti che pagano di tasca propria.  Il numero di questi ultimi si è drasticamente ridotto oltre Oceano.   La situazione in Italia non è così  eclatante ma la diffusione  dei fondi sanitari integrativi  (11 milioni di assistiti destinati a raddoppiare in un paio di anni) porta alle stesse conseguenze:  livellamento delle tariffe   e necessità di  negoziare con un  terzo pagante.

 

2 La tendenza alla aggregazione degli studi con la crescita di quelle che noi chiamiamo Catene del Dentale, che operano con più sedi su un vasto territorio.

Le proposte di ADA per superare la stagnazione degli utili, sul modello Bostoniano delle  Integrated Practice Unit, è molto simile a una mutua.  Sarà interessante osservarne gli sviluppi.

Davis Cussotto

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