Tra le linee guida, per garantire la sicurezza di pazienti e operatori che le varie associazioni dentali del pianeta stanno diffondendo, mi sembra particolarmente interessante quella dello Stomatological Hospital di Wuhan Diretto dal prof Zhuan Bian.
Due sono gli aspetti salienti del protocollo : la drastica riduzione fino all’azzeramento dei contagi tra gli operatori dopo l’introduzione nello scorso gennaio e le misure prese per creare cooperazione, solidarietà e disarmo emotivo degli operatori nei setting clinici.
Lo Stomatological Hospital (SH) è la Dental School della città di Wuhan, capitale dello Hubei (Cina) che su di una superficie pari a 6 campi da calcio utilizza 430 riuniti, 1089 operatori e 890 studenti per curare 890.000 pazienti all’anno. Wuhan conta 14 milioni di abitanti e SH dispone inoltre sul territorio di 15 cliniche satelliti con 165 riuniti e 280 addetti.
Ospite di un Webinar organizzato dalla SIDO, Zhuan Bian ci spiega che proprio in una clinica satellite vicino al Famoso Mercato del pesce, si ebbero a fine 2019 i primi contagi tra il personale che interessarono il 3% degli addetti.
Presso le cliniche SH tutti pazienti sono considerati infetti per il dentista. L’accettazione passa attraverso il triage telefonico, la raccolta dell’anamnesi, l’igienizzazione delle mani e la consegna di una mascherina chirurgica che il paziente tiene in sala d’attesa, per le espletare le operazioni di segreteria e per raggiungere l’unità operativa.
Indicazioni per gli operatori sono le seguenti: lavorare a 4 mani per facilitare l’aspirazione, utilizzare da diga, ridurre le procedure che generano aerosol, ventilare i locali e ridurre l’utilizzo dell’aria condizionata.

Sui dispositivi di protezione individuale riporto qui una tabella riassuntiva delle indicazioni date dal prof Zhuan che identifica tre ruoli diversi:
1 segreteria e addetti alla radiologia dentale
2 operatori clinici a contatto con il paziente
3 addetti al riordino e alle pulizie
Le attività degli operatori clinici sono suddivise in tre gruppi :
A visite e procedure a basso rischio (scrub mascherina chirurgica, guanti cuffia, occhiali o schermo)
B Procedure con aerosol (scrub e maschera filtrante guanti cuffia, occhiali o schermo)
C Pazienti con sospetta o confermata infezione da COVID-19
(protective clothing “alla cinese” guanti cuffia, occhiali o schermo, sovrascarpe)

Tabella

Alcune note terminologiche :

1 la maschera N95 è il codice con cui gli americani identificano la filtrante che corrisponde alla FFP2 degli standard europei
2 lo Scrub è l’uniforme chirurgica universale, calzoni e casacca per lo più in cotone
3 il camice chirurgico (isolation gown in inglese) è il TNT con polsiera allacciato sul dorso
4 Il protective clothing è la tuta “alla cinese” per proteggere gli operatori .

La considerazione più rilevante ritengo però che sia nell’importanza attribuita al fattore umano nei setting clinici. E’ esperienza di tutti noi odontoiatri titolario di studio, quella di doverci fare carico dell’ emotività del personale e dei collaboratori che in queste settimane pandemiche è salita alle stelle. Formare e informare coinvolgendo il team è un attività complessa e dalla quale dipende la sicurezza di tutti paziente e personale.
Le training session, realizzate al SH, al mattino prima di iniziare l’attività clinica sono fondamentali. Informare e formare correttamente sui meccanismi di trasmissione delle infezioni, sui dispositivi per contrastarle . Così come utilizzare le pratiche di consapevolezza (Tai Chi) aiuta a disarmare emotivamente il gruppo di lavoro, crea cooperazione e solidarietà nel team. Ognuno si renderà conto che da un piccolo gesto come disporre correttamente le buste in autoclave può dipendere la salute di tutti.

Dr.Davis Cussotto

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