Il passaparola si realizza nella interazione tra  studio e  paziente.  Alla componente clinica, su cui non si può fare lo sconto, si sommano quella organizzativa e quella relazionale. Se queste ultime sono scadenti, il livello di soddisfazione del paziente sarà fortemente compromesso.  Il paziente formula un giudizio organizzativo e relazionale sul dentista prima ancora  di andare in studio a stringergli la mano.

Per fare questo si basa  sulla  comunicazione sul web  (sito, facebook, scheda google my businness e fan page su facebook). Quando il paziente esce dallo studio al termine della prestazione, se  sarà “più” che soddisfatto farà scattare il passaparola positivo con il racconto ad altri della esperienza vissuta.

Il contesto oggi è reso molto più ricco dall’apporto della tecnologia informatica. Gli smartphone  che tutti abbiamo in tasca  danno accesso istantaneo al web e possono viralizzare (=amplificare) il messaggio del passaparola distribuendolo rapidamente a un numero enorme di persone.

 

 

E’ nostro dovere fornire al paziente “apostolo”  ( mi piace chiamare così colui che ti manda  amici e parenti perchè ha grande fiducia in te)  gli strumenti che utilizza per promuovere  gratuitamente la nostra attività  (facebook, profilo whatsApp) con il suo smart.

Oggi  la gente è stanca di essere interrotta dalla pubblicità invasiva e obsoleta dei giornali, cartelloni,  radio e tivu,  che  interrompe ,  distoglie le persone    da ciò che stanno  facendo.

Con gli smartphone e i tablet infatti  la gente dedica   tempo a ciò che ha  scelto volontariamente di ricevere (chat, social network, risultati di una ricerca su Google ,video su You Tube, musica  e newsletter).  Si contrappone  invece nettamente  alla pubblicità  tradizionale che interrompe le  attività,    il cosidetto marketing dei contenuti.

Chi naviga in rete va alla ricerca di  contenuti che lo aiutino a risolvere un problema.

Per raggiungere l’obiettivo di attirare potenziali pazienti che non ti conoscono, è

necessario che tu li aiuti in qualche modo (spiega loro cos’è un bite notturno, o cosa deve fare un diabetico con la malattia parodontale). Questo è il marketing dei contenuti ossia  semplicemente  “aiutare gli altri”   che come diceva Sofocle sicuramente neutrale poichè  vissuto  prima di internet è “l’attività umana più bella”.

Il Marketing dei contenuti mi piace per tre motivi:

1  è etico  poichè  perfettamente allineato con la deontologia professionale;

2 rivaluta l’immagine del dentista,  che non dimentichiamolo è una professione intellettuale;  

3 ci qualifica come leader di pensiero, figura a cui rivolgersi per il consueling.     

Se offriamo  valore otterremo  in cambio fiducia e qualcuno prima o poi deciderà di venire a stringergi  la mano in studio.

Per chi vuole approfondire il tema dell’utilizzo della  rete come veicolo buona informazione è in uscita ai primi di giugno PV un libro di cui sono coautore insieme a Jacopo Matteuzzi :  Digital marketing per odontoiatri (Milano EDRA LSWR Editore). Il saggio spiega come farsi trovare dai pazienti con la strategia del marketing dei contenuti.   Consegna inoltre  molte informazioni pratiche su come approcciarsi al web, su come creare e gestire con successo gli strumenti per dialogare con i nostri  o i potenziali pazienti, ma soprattutto aiuta a conoscere il web ed i social, capire come e dove investire.

Davis Cussotto

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