Cresce il ricorso al web per la ricerca di informazioni sanitarie da parte dei cittadini italiani che continuano a scegliere il dentista del dentista basandosi prevalentemente sul passaparola. E’ quanto emerge dai dati realtivi al survey Odontoiatria 2.0 rivoluzione per aggiornamento e comunicazione, promosso dall’ Editore Edra e resi noti oggi nel corso della conferenza stampa a Milano. Il sondaggio è stato eseguito sui dentisti che sui pazienti .
La professione “ in digitale” Indagine di Odontoiatria33 tramite intervista telefonica su un campione di 1000 studi. Da esso emerge che l’84% degli studi ha una connessione ad Internet e il 35% possiede un sito web professionale che viene aggiornato una volta al mese solo nel 20,5% dei casi. Il 18 % utilizza i solcial media prevalentemente facebook e l’11% di questi aggiorna i posti quotidianamente mentre il 34% lo fa una volta la settimana. L’84% del campione non utilizza la pubblicità. Chi investe nel settore lo prevalentemente sulla “carta stampata”, solo 18 % utilizza le campagne ADV on line.
Il cittadino e la scelta de dentista indagine di Dica33. 1700 questionari sono giunti all’ Editore tra gli iscritti al portale della rivista on line Dica33: campione omogeneo della nazione per età sesso, occupazione e distribuzione geografica. il campione sembra non aver disertatoil dentista nell’ultimo anno , infatti il 74,8% ha detto di esserci andato per un problema di dolore (37,5%), per una visita di controllo (34%) per effettuare una seduta di igiene (28,5%).
In una ipotetica classifica degli aspetti che influenzano maggiormente la scelta del dentista al primo posto i lettori di Dica33 mettono la pulizia dello studio seguito dalla capacità del dentista di spiegare le cure (buona comunicazione), il del prezzo della prestazione e della cordialità del personale (considerate quasi allo steso livello), la possibilità di dilazionare i pagamenti ed il fatto che il dentista sia convenzionato con un fondo o una assicurazione.
Il passaparola è il metodo di scelta del dentista più utilizzato soprattutto i consigli di amici e parenti (54,5%). L’11,8% dichiara di averlo scelto in base alle tariffe proposte, perché l’ha trovato sul web o tramite Facebook (3,1%), ha letto la pubblicità su giornali o su cartelloni stradali (2,4%) oppure perché convenzionato con l’assicurazione o il fondo a cui il cittadino è iscritto (2,4%).
La pubblicità dello studio odontoiatrico viene giudicata utile per capire i servizi che offre dal 45,8%, mentre il 28,9% la considera poco professionale.
I cittadini cercano informazioni sulla salute in Rete. Il 30,3% lo ha fatto una o due volte negli ultimi 6 mesi, il 17,1% due tre volte nell’ultimo mese, il 16,3% almeno una volta al mese, il 15,5% due o più volte la settimana; solo il 10% non ha mai cercato questo tipo di informazioni online nell’ultimo anno.
Le informazioni cercate riguardano la salute orale per il 7,5%, sintomi di svariate malattie (49,7%), benessere, nutrizione ed attività fisica (20,2%) e conrolli di terapie (11,6%).
Ma quale è la fonte di informazione di cui il cittadino si fida di più?
Tra i professionisti della salute si fida del dentista (l’82,6% lo ha indicato
in una scala da 1 a tre, come il più affidabile) seguito dall’igienista den-
tale (53,7%).
Da questi dati possiamo fare 3 considerazioni:
1) il passaparola è sempre la base per la crescita della professione, quindi essere al passo con i tempi utilizzando le vie del passaparola digitale (social web) è sicuramente appagante.
2) il web è la nuova enciclopedia medica su cui le persone cercano le informazioni sanitarie, qundi essere presenti sul web diventa importante per un professionista della salute.
3) Il dentista continua ad essere la figura di cui ci si fida di più per dare informazioni sanitarie, pertanto comunicare con il paziente offrendogli contenuti di qualità su argomenti di salute e prevenzione attraverso il social web riveste un ruolo sempre più importante.
davis cussotto
Ancora nessun commento