Perchè il dentista è così soggetto allo stress e ai danni che questo causa alla salute?

E’ facile dirlo, lunghe ore seduto in una posizione scomoda,  lavorando nella sfera dell’ intimo di un paziente che ha grandi aspettative di risultato in tempi sempre più ristretti. Se a questo sommiamo l’attività di  gestione dello studio dentistico, il  personale i collaboratori i fornitori la miscela è esplosiva.

Ros Edlin    Stress Management Trainer di Manchester (UK) inquadra molto bene il problema e nel sui  blog evidenzia due cause di stress per il professionista del dentale:

1  perdere il controllo.

Funzioniamo meglio quando abbiamo il controllo di ciò che stiamo facendo, quando cioè ci sentiamo responsabili dei nostri  successi o insuccessi.  Questo include anche la responsabiltà del benessere del paziente e del nostro personale di studio.           Come spesso accade la burocrazia può minare il nostro senso di controllo e portare allo stress lavoro correrato.

 

dentisti sull' orlo di una crisi di nervi

 

2  perdere la motivazione.

Abbiamo bisogno di obiettivi e di piccole o grandi sfide da portare avanti ogni giorno per sentirci realizzati.  Dobbiamo però essere consapevoli che avere obiettivi irrealistici e sfuggenti per la “ legge dei rendimenti decrescenti” porta inevitabilmente allo stress  da lavoro.   Come dimostra uno studio recente condotto sugli studenti di odontoiatria Australiani: la tendenza al perfezionismo è un attitudine che può avere ripercussioni negative.

Impariamo a riconoscere i segni del disagio come un semaforo che regolamenta la nostra vita:

a)verde

Ho un grande team . I pazienti mi apprezzano e il lavoro procede regolarmente.  La vita sociale e affettiva è appagante e il sole splende.

b) giallo

Una assistente lascia il lavoro, questo genera  mansioni extra per il resto del personale. Seduto accanto al paziente  con il  lembo aperto cerco  di isolare il nervo alveolare inferiore per inserire un impianto , ma non sono concentrato. Mi  sento come se mi mancasse il braccio destro. La sera a casa il bicchiere di vino che consumavo diventano due e poi tre. Non riesco a riposare e sono   facilmente irritabile. I rapporti nel team si fanno  più spigolosi così come quelli affettivi. Non riesco  a controllare tutto,  insorge un contenzioso con un paziente.

c) rosso

La sindrome da burnout è una possibile conseguenza. Si manifesta con una progressiva perdita di entusiasmo verso il  lavoro, ritardi decisionali, irritabilità, spossatezza fisica e mentale . Senso di depressione sino a giungere  una sorta di “spersonalizzazione”.

Una nota positiva:  i segni del burnout  possono essere utilizzati come catalizzatori  di un cambiamento che può portare  a una migliore qualità di  vita.

Fonda il cambiamento su due pilastri:

       1°) ammetti che c’è un problema fatti aiutare dal team per individuarlo e prenditi la responsabilità di risolverlo.   (Cerca la nuova assistente, crea un protocollo di prevenzione del contenzioso)

        2°)  Ritaglia  il tempo per una   fisiologica “decompressione”  dal lavoro.  Separa la vita professionale da quella sociale, affettiva e privata. Prediligi la compagnia di chi sa ascoltare senza dare giudizi.

Sei azioni concrete da mettere in atto nel  “tempo di vita”  che hai riconquistato

1 programma una pausa dal lavoro, uno  spuntino fuori dall’ufficio , una breve passeggiata, o un brano musicale da ascoltare.

2 esegui con regolarità una attività sportiva, i benefici tutti li conosciamo;  ricordo soltanto che l’eccesso di adrenalina prodotto dallo stresso viene in parte bruciato dall’ esercizio fisico.

3 Tra le tecniche di rilassamento lo Yoga è  particolarmente adatto al personale di studio poichè unisce agli indubbi benefici psicologici e mentali, ad una azione benefica  sull’ elasticità muscolare e articolare che aiuta a tollerare le  impegnative posture di lavoro.

4 Controlla  l’ alimentazione;  la colazione ricca, molta acqua e frutta durante la giornata;  attenzione agli eccessi  a cena.

5 Programma l’agenda in modo da avere spazio per le urgenze e per la gestione manageriale dello studio che è una attività produttiva come quella clinica.

6) Investi tempo nella formazione del personale e dei collaboratori che ha sempre un ottimo ritorno di investimento.  Il   personale competente   atto a recepire la delega, riduce lo  stress.

Davis Cussotto

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